Il desiderio sessuale
Il desiderio sessuale è una pulsione caratterizzata dalla presenza di fantasie, pensieri erotici e dalla voglia di intraprendere l’attività sessuale. Contrariamente a quanto si possa pensare il desiderio sessuale non si sviluppa in un’età specifica ma bensì accompagna l’individuo durante l’intero arco di vita, dalla fanciullezza alla vecchiaia. Nei bambini, in cui manca ovviamente la componente erotica, il desiderio sessuale è legato al più primordiale desiderio di essere nutriti, coccolati, amati ed accuditi; in adolescenza e in età adulta il desiderio si connota di erotismo e pone le basi per l’avvio di relazioni amorose.
Il desiderio sessuale è considerato un bisogno primario, come il nutrirsi e il dormire, controllato dalle parti più antiche e primitive del nostro cervello (tronco encefalico e sistema limbico) e con la funzione biologica di garantire il perpetrarsi della specie. A differenze degli altri bisogni primari, però, il desiderio sessuale può essere soggetto a modificazioni, sia esterne che interne all’individuo, che lo tramutano e cambiano spesso negativamente.
Quando ciò accade si parla di desiderio ipoattivo o disturbo del desiderio sessuale.
Quando si parla di desiderio ipoattivo? Esso si verifica quando una persona sperimenta una diminuzione significativa di interesse all’attività sessuale, ha esigui, se non assenti, pensieri o fantasie erotici facendo invece ricorso a fantasie negative o distraenti che deprimono il desiderio, ha una iniziativa ridotta o assente nell’intraprendere un atto sessuale ed evita un’adeguata stimolazione fisica e/o psicologica durante l’esperienza sessuale. Questo ha un effetto negativo sulla sua vita ed è causa di disagio individuale o relazionale (APA, 2013).
Il basso desiderio sessuale può comparire a qualsiasi età, sia nelle donne che negli uomini, essere secondario ad altre disfunzioni sessuali (deficit erezione, eiaculazione precoce, difficoltà a provare orgasmo, dolore vaginale), a disturbi mentali (depressione o stati ansiosi), a particolari esperienze di vita (nascita di un figlio, perdita lavoro, lutti etc…) o può essere indotto da sostanze, alcol o farmaci. Nel caso in cui una carenza di desiderio non dipenda da tutti questi fattori si parla di desiderio ipoattivo primario, ossia presente da sempre nella vita dell’individuo e più resistente (ma non impossibile) ad un trattamento sessuologico.
Da sempre ci si chiede come mai uomini e donne provano un diverso desiderio sessuale (quante volte le donne sono state indicate come frigide e fredde mentre gli uomini considerati “fissati” per il sesso). Una spiegazione scientifica può essere data osservando l’anatomia cerebrale umana: le aree deputate alla sessualità (quali la corteccia occipitotemporale e orbitofrontale) sono più attive ed estese negli uomini, e anche gli alti livelli ormonali di testosterone favoriscono un maggiore desiderio sessuale; nelle donne l’influenza del progesterone e una minore estensione ed attivazione delle aree “sessuali” causano un desiderio meno intenso e più modulabile da fattori ambientali e relazionali.
Il desiderio sessuale nella coppia
Il ruolo della coppia può rappresentare una risorsa o un rischio per il desiderio sessuale: una cosa è certa, il desiderio all’interno di un rapporto a due deve essere continuamente nutrito. Si potrebbe paragonare la coppia ad un’automobile che per viaggiare ha bisogno di un pieno di benzina. La vita a due ha, allo stesso modo, bisogno di un pieno energetico. Ma quando la coppia è in crisi? Che succede al desiderio? Esso è proprio il primo a farne le spese: si perde la motivazione emozionale, passionale, ci si ritrova a non sapersi più immaginare in una situazione intima con l’altro, l’altro ci appare estraneo e comincia ad essere difficile abbandonarsi ad atteggiamenti seducenti, a gestualità affettuose ed erotiche. Ma attenzione: la mancanza di desiderio sessuale all’interno di una coppia non sempre porta ad una rottura definitiva, esistono molte coppie che nonostante non abbiano un’intensa attività sessuale si sentono appagate e vivono una relazione solida.
Per chi si chiede se sia mai possibile, per l’individuo e per la coppia, recuperare il desiderio la risposta è sicuramente affermativa: anche nei casi più gravi il desiderio non è mai del tutto inesistente, ma spesso bloccato, inibito o sopito.
Una consulenza sessuologica è importante in tal senso sia per valutare se il calo di desiderio sia secondario ad altri fattori o eventi di vita oppure è sintomo di un vero disturbo del desiderio sessuale, sia per permettere alle persone di imparare ad “accendere” (o riaccendere) il proprio desiderio sessuale.
Silvia Valsesia
Psicologa, Sessuologa Clinica